lunedì 31 marzo 2008

Dream On

Veloce, lanciato come una freccia,
una dedica, un appello,
a tutti coloro che non vogliono smettere di sognare,
e nonostante tutto, nonostante a volte faccia male, e schegge di specchi rotti, specchi di realtà li si conficcano nella carne lacerandola, continuano a correre con un sorriso di sfida,
fregandosene della stanchezza di correre o delle ferite, ma vedendo solo l'arrivo, la fine, lo scopo, il sogno che non va mai dimenticato.
A tutti coloro che non vogliono mai mollare e tra alti e bassi, reggono i colpi e vanno avanti, io lancio questa bottiglia nel cyber oceano, e spero che lo leggano i naufraghi che ne hanno bisogno.
un abbraccio.



"Every time I look in the mirror
All these lines on my face getting clearer
The past is gone
It went by, like dusk to dawn
Isn't that the way
Everybody's got their dues in life to pay

Yeah, I know nobody knows
where it comes and where it goes
I know it's everybody's sin
You got to lose to know how to win

Half my life's
in books' written pages
Lived and learned from fools and
from sages
You know it's true
All the feelings come back to you

Sing it with me, sing for the year
Sing for the laughter, sing for the tear
Sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good lord will take you away

Yeah, sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away

Dream On Dream On Dream On
Dream until your dream comes true
Dream On Dream On Dream On
Dream until your dream comes through
Dream On Dream On Dream On
Dream On Dream On
Dream On Dream On, AHHHHHHH

Sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away
Sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
Sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away...... "

Aereosmith - Dream On.

See you everybody.

mercoledì 19 marzo 2008

Killing little noises

Ed il Grunge ed il Noise regnano sovrani nelle atmosfere ricorrenti che ci aleggiano intorno,
odore di sigarette e resti di alcolici,
faccia mezza sveglia di chi si alza con il mal di testa quando invece è il sole che si addormenta,
e i piccoli demoni con la loro cantilena, gracchiano il loro perverso girotondo,
sbattere la testa contro il muro,
magari fa qualcosa.
Un chitarra straziata taglia il silenzio come un lama, mentre una voce teatrale domina la bestia nera
che corre sul palco, nera, grossa, acida e strisciante...

Marlene Kuntz - Ape Regina



"Sono lontano...
lontano monti e mari, lontano da te.
Io, la fossa e le ossa: un mucchio penoso sui vecchi guai
seduto qua per chi mi vuole qua:
su cento guai.
Offendo la carta con sgorbi ritorti
E' un cuore!
Arrenditi, ...o ribellati

Non parlo più, non rispondo più
non l'ho fatto mai e mai lo farò.
Se c'è mistero accetta e rispetta
la non-novità
sono anni ormai, e tu lo sai

Posso fare fuori parti di voi con facilità
la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
che non ho avuto mai

Eri malata? Oh, Ape Regina Divina e Dorata
Perdono, Io, ti chiederei... ma non ci sei più!

E in queste stanze si urla e un tonfo scuce la pelle
glaciale un brivido sale dal basso scompaio
Non ci son più. Non ci sei più. Non ci son più.
Non ci sei più. Non ci sei più.

Posso fare fuori parti di voi con facilità
la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
che non ho avuto mai

Nasconderò con miele colante il vuoto che avanza
io, ora, nasconderò
dove vivevi tu.
Dove vivevi solo tu"



E questo è solo una lama che strazia carne e mente,
ma preferisco concludere con una piccola perla, un nuovo piccolo grande gruppo,
Loro hanno quel qualcosa...
A presto e buoni sogni a tutti.

Teatro Degli Orrori - La Canzone di Tom



"Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Questo non è uno scherzo,
Non è neanche una fantasia.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte.

Avrei voluto dirti tante cose...
forse la più importante non la ricordo più!
Avrei voluto averti amato...
ma è così tardi ora!
Parlami ancora Tom...
Parlami ancora...
Dimmi qualcosa.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Questo non è uno scherzo,
Non è neanche una fantasia.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via... per sempre!
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte.

Avrei voluto dirti tante cose...
forse la più importante non la ricordo più.
Avrei voluto averti amato,
ma è così tardi ora!
Parlami ancora Tom...
Parlami ancora...
Dimmi qualcosa!

Ma non importa...
Non è per questo che ti chiamo...
Volevo dirti...
Volevo dirti "ti amo"!

Cantare una canzone, per non dimenticarti più!
Cantare una canzone, per averti sempre...
sempre con me!

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Uno di questi giorni
la farò finita pure io!

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via! Per sempre
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte."

giovedì 6 marzo 2008

Parentesi Stondata

Ok, e da un po che non mi faccio sentire,
ma è un periodo che mi ritrovo ad avere miriadi di pensieri e riflessioni che mi attraversano il cervello come schegge esplose ed impazzite,
e mi ritrovo spesso ad avere una specie di tempio dove i pensieri si accumulano in un nodo astratto, che dopo pochi secondi si disintegra e scompare come polvere e cenere di qualcosa bruciato troppo in fretta, e ironicamente questo piccolo tempio è il semaforo.
Vi è mai capitato, avvolti dall'aria calda (prendo come esempio il periodo autunno-invernale),
magari con il pezzo giusto, non troppo veloce magari melodico,
lo sguardo si fa fisso sulla luce rossa, come una falena tenta di immergersi in una luce artificiale,
e scatta quella specie di trans mistica,
dove come vagoni di un treno che non si ferma ad una stazione, i salti mentali si fanno veloci e forse senza nemmeno una logica ben definita, se non quella della vostra unica mente.
Quando la luce si fa all'improvviso verde, e come se una scossa elettrica cardiaca ci risvegliasse da questa parentesi mistica, e abbandoniamo il dio rosso a cui abbiamo donato i nostri pensieri, rimpianzandoli con un desderio immediato e istintivo di partire e abbandonare la staticità di quel momento,
la priorità diventa la prima marcia da ingranare, e proprio nel momento in cui lo facciamo, quel momento scompare e ritorniamo sulla strada, cambia la velocità, finisce il rallenti.

Come sempre non posso non mettere una colonna sonora alle mie parole,
e vi dono un pezzo che forse ha in se racchiusa questa essenza mistica urbana, questa sensazione di esserci e di non esserci, una preghiera tribale al dio rosso artificiale.

Ci si vede, e buona vita.


TOOL - DISPOSITION