sabato 20 dicembre 2008

Arrivederci

Problemi di connessione e vari scazzi con la telecom mi portano lontano dal mondo virtuale, niente connessione fino a nuovo ordine. A malincuore le trasmissioni sono momentaneamente assenti, e vi lascia il fruscio della radio in un tunnel.
A presto.

martedì 28 ottobre 2008

Old Memories

Ascoltando i king of conveniences, sfrutto la nuova tecnologia del sociale per fare un esperimento, cercare gli amici di infanzia su facebook.
Puo sembrare un esperimento abbastanza banale, ma che come al solito apre mille pensieri osservado i vari percorsi della gente.
A volte capita di ricordarsi vecci volti e chiedersi che fine abbiano fatto, che strade o scelte abbiano percorso e preso, e ancora di piu stupisce la potenza di un mezzo come internet per mantenere contatti in maniera globale, aprire finestre da migliaia di chilometri di distanza.
Sorridere osservando come l'aspetto di ognuno dopo quindici anni sia cambiato, ma magari qualcosa nei loro sguardi o espressioni sia ancora vivo come nei ricordi che ognuno ha di quello che ha passato con loro, un pomeriggio fuori a giocare, o una lezione su un banco di scuola di cui si ricordano solo tratti sfumati e con pochi dettagli.
Riprendere i contatti dopo non averli visti e dopo non averci parlato per quindici anni, da una sensazione assurda, come da un radice comune che era una piccola scuola di Losanna, ognuno abbia preso il suo ramo diverso, vivendo esperienze diverse, ma tutti ricordandosi in pochi attimi chi eravamo in quel campetto d'asfalto o con quei maestri che ci inseganavano le stesse cose.
Per me va un saluto a tutti loro e un agurio che possano avere quei bei ricordi che ho di quei momenti, il mondo dei bambini del pareto di losanna.
Certi ricordi penso che non svaniranno mai, ed è bello che sia cosi.

Un saluto se passate da qui,
Buona continuazione di strada a tutti voi!

J.

lunedì 13 ottobre 2008

Il Labirinto del Fauno



Ovviamente consigliata la visione, vivamente.
Per chi ha la capacità di immergersi nei sogni, nelle emozioni.
Poco da dire, se non quello di guardarlo, veramente inutile cercare di inquadrarlo in una descrizione.
Unico consiglio, immergetevi completamente senza pensare ad altro, lasciandovi completamente avvolgere.
Una grande emozione.

Buona visione e ad auguro ad ognuno di voi, di avere uno fauno con cui parlare, sempre.

martedì 7 ottobre 2008

We Need

We Need (club mix) - Icon of Coil



Icon of Coil - We Need



We're flying
Above the water
Behold this broken wings
We need

We're swimming
Beneath the surface
Behold these fragile lungs
We need

We're walking
Right through the weather
Beware this damaged skin
We need

We're crawling
Right by the mountains
Beware their rocks are turning away
We need

Above the water
We're flying
We need these broken wings
Behold

Beneath the surface
We're swimming
We need these fragile lungs
Behold

We need

Right through the weather
We're walking
We need this damaged skin
Beware

Right by the mountains
We're crawling
The rocks are turning away now
Beware

We need

We're crawling
We're walking
We're swimming
We're flying
We rot through this world that we live in and die in
We're crawling
We're walking
We're swimming
We're flying

mercoledì 1 ottobre 2008

Post Scriptum

E date un occhiata a lui perfavore, vi assicuro che ne vale la pena:



http://it.wikipedia.org/wiki/Ryuichi_Sakamoto

There's something going on



Quando una canzone riesce ad esprimere uno stato d'animo piu di qualsiasi parola in un determinato istante, ogni parte.
Si riparte.

lunedì 29 settembre 2008

Ma non prendiamoci sul serio

Empathy

Empathy - Sneaker Pimps

Poteva osservare lentamente con un roteare di occhi quello che avevo intorno, e ancora non continuava a capire da quale fonte provenisse quel buio.
L'eco dei rumori che puo produrre una creatura grigia, enorme e cannibale come la città non poteva che entrarli nelle orecchie come un sussurro di uno sconosciuto.
Il lento chiudersi e aprirsi delle palpebre, di quel lievo e delicato lembo di pelle, non poteva di certo permettergli di focalizzare esattamente ogni dimensione che poteva percpeire davanti a se.
Ovviamente come ci si puo certamente immaginare, non sapeva se sorridere o semplicemente disperarsi visto la sua parziale immobilità, o l'offuscarsi perenne del contenuto della sua scatola cranica.
I suoni salivano e scendevano senza un ordine preciso, anche se lui stesso cercava di dargli un ordine, un pentagramma, un senso o nesso logico che potesse rassicurarlo di avere un controllo.
Forse preferi semplicemente non ragionare troppo su quel momento fermandolo al confine esterno del proprio essere, come un animale da analizzare o capire.
Forse era semplicemente meglio strapparsi di dosso qualsiasi veste o maschera preimostata alla buona convivenza sociale o personale, e preferi semplicemente alzarsi e passeggiare nudo, perdendo il nesso con quelle dimensioni, semplicemente sorridendo, ballando fino a sbattere in qualche spigolo, ridere tenendosi le ginocchia per poi passarsi la mano tra i capelli, alzare la testa e ricominciare, forse si stava spostando, forse si stava spostando la creatura, ma i suoni non facevano che abbaiare sempre piu forte, e forse, ma questa è solo un impressione, accellerarsi.
Quindi perche fermarsi al semplice principiante, penso', un grande waltzer andrà benissimo, pomposo, truccato, ed elegante, le mani si libravano intorno, e forse una lieve nenia.
E forse destinato a morire in ogni battere di tasti, continuo' a pensare, ad ogni giorno che passa, ad ogni sfogo, ad ogni pagina che si gira, che fossero racconti o metafore, non lo voleva sapere, voleva semplicemente sfuggire a questo macabro rituale del suo burattinaio.
La città, i tasti, il buio e ovviamente la musica comparsa come colonna perfetta senza nessuna cassa o supporto digitale.
Ovviamente dobbiamo acclerare il tempo, perche il tempo accelerato da vita al pathos che lui stesso capi, ovviamente sorridendo perche era cosi che doveva essere.
Quale modo, si chiese, questa volta?
Drammatico, ironico, semplice, complesso o forse perche no, un finale aperto, lasciando la canzone sospesa sulle ultime note, che continuassero gli altri a cantare il finale come meglio credessero.
La luce, l'inizio e la fine, lo acceco'.
Era tempo di riprendere a ridere, ma questa volta non passivamente.
Non senza reagire, non senza muoversi.
Senza vista o senso utile all'atto, salto' nella luce.
Era un buon compromesso fra i due attori, e forse anche soddisfacente.
La vista che si riprendeva.
Il respiro che si faceva meno affannato.
Le pagine Bianche che fossero di carta o pixel.
Le parole strappate addosso che fossero di inchiostro o pixel.
Li fini' il suo orgasmo, si sedette, ed ascolto il silenzio privo della creatura, e rimase in attesa.
Benvenuto.

"Poteva osservare lentamente------------------- - - - - - - "

domenica 28 settembre 2008

I Heard It Through The Grapevine...





Ulisse Snaporatz Moebius nasce in un giorno soleggiato, insinuandosi lentamente nel cervello come il fumo di sigaretta nella calotta cranica.
Presto sviluppandosi virtualmente, chimicamente.
Camminando tra le vigne è apparso, ha salutato e ha proseguito il suo anonimo e assolutamente imprevedibile percorso.
Benvenuto Dottor Moebius e a presto tra le trasmissioni elettriche dei miei neuroni.
Arrivederci.

Buon ascolto e buona vendemmia a tutti.

mercoledì 10 settembre 2008

Black Hole Sun




"In my eyes
Indisposed
In disguise
As no one knows
Hides the face
Lies the snake
The sun
In my disgrace
Boiling heat
Summer stench
neath the black
The sky looks dead
Call my name
Through the cream
And Ill hear you
Scream again

Black hole sun
Wont you come
And wash away the rain
Black hole sun
Wont you come
Wont you come

Stuttering
Cold and damp
Steal the warm wind
Tired friend
Times are gone
For honest men
And sometimes
Far too long
For snakes
In my shoes
A walking sleep
And my youth
I pray to keep
Heaven send
Hell away
No one sings
Like you
Anymore

Hang my head
Drown my fear
Till you all just
Disappear"

domenica 7 settembre 2008

Rainy Mood



Piove
Sigarette
Sax

see you space cowboys...

venerdì 29 agosto 2008

Marta Sui Tubi





Siena 28 Agosto 2008

Grande Concerto, come sempre li ho adorati, sono perfetti per abbagliare e sorridere alle emozioni che ballano dentro mentre gli ascolti.
Consigliato l'ascolto, decisamente.
A fra poco, e buon ascolto.

martedì 19 agosto 2008

Esperimento: Parassita Emotivo




-Press play on tape



-Warning -Atenzione -Attention -Achtung -Advertencia

Io mi nutro delle tue emozioni,
donna, uomo, bambino, quello che senti non è solitudine, è solo che non hai prestato abbastanza attenzione a me.
Tu stai piangendo perche io ti ho fatto il dono di non essere te stesso, ti ho staccato da quel divano dove tu balli con la tua insoddisfazione, e ti ho portato in un regno fatato, dove alla fine, perche c'è sempre una fine quando tu mi guardi, tutto si risolve in un puzzle perfetto.
E le tue lacrime si trasformano in impulsi elettromagentici che mi donano calorie preziose, solo che per me si chiama indice di gradimento.
Cambia pure canale, perche io conosco il tuo stato d'animo, vuoi una storia d'amore perfetta?
Vuoi dei colpi di scena?
Vuoi del sesso?
Io avro tutto quello che tu desideri in questo momento, perche io conosco parti del tuo cervello che tu nemmeno sai di usare.
Vedi come quella donna ti sorride e ti desidera?
E mentre lecco il tuo cervello e tu sospiri, ti dico anche chi è cattivo e chi invece è buono, il mio faro si chiama informazione mediatica, e la nebbia la fuori si farà molto piu diradata dopo che mi avrai ascoltato.
Non devi fare niente, non devi leggere, non devi faticare, donami solamente le tue incertezze in modo che io possa plasmarle come vasi ordinati da mettere in una teca che si chiama immobilità.
Cambia ancora canale.
Quelle mille immagini, quelle mille voci ti diranno sempre la cosa giusta, ricordatelo sempre.
Adesso fa buio, e mentre la tua vita si srotola velocemente tra le abitudini e quelle piccole soddisfazioni che ti fanno sentire vivo, tu cerchi la tua breve felicità davanti a me, la tua amante perfetta.

Io intrattengo tuo padre
Io intrattengo tuo figlio
Io intrattengo il tuo spirito.

Ho vinto.
Solo che ancora non volete ammetterlo.


lunedì 11 agosto 2008

Ogni Cosa è Illuminata


Ogni Cosa è Illuminata


Guardatelo perche ne vale veramente la pena.
Emozionante, coinvolgente, ironico.

Buona visione,
e a presto.

venerdì 1 agosto 2008

Un uomo



Randy Pausch


Nessun commento.
Vi chiedo di vedere il video, e di leggervi la sua storia.
L'ultima lezione, ironia, coraggio, forza, genialità.
Questo è veramente un Professore.
Buona visione.

giovedì 24 luglio 2008

Eraserhead

In Heaven, Everything is Fine, in heaven...

ERASERHEAD





Adoro questo pezzo, ripreso anche dai Danse Society con un pezzo di pianoforte meraviglioso.
Adoro questo pezzo.

martedì 22 luglio 2008

Quadro Cinema-Impressionista.



Un rallenti,
dei remi che tagliano l'acqua e sprofondano lentamente per poi risalire,
il sorriso dell'uomo che rema,
nebbia scozzese accarezzata dalla luce del sole poco distante,
il contrasto con l'acqua scura,
piano piano la musica sfuma e rimane solamente il rumore dei remi nell'acqua,
ed il canto in una lingua antica e sconosciuta,
oramai dimenticata,
la canzone è malinconica, in contrasto con l'espressione dell'uomo.
Noi ci fermiamo e la barca si allontana sfumando in qualche secondo nel bianco.
La canzone finisce, una risata in lontananza dell'uomo, come un bambino divertito.
Entriamo nell'acqua.
Rumori ovattati.
Affondano resti di una barca,
si perdono nell'acqua scura.

cut.


E con questo dichiaro che dormire il pomeriggio è pericoloso,
anche quando i tratti del pennello sono troppo grandi da distinguere profili precisi!
Buon sole estivo a tutti e un augurio di salsedine sulla pelle.
A Bientot.

domenica 13 luglio 2008

martedì 1 luglio 2008

Ninna Nanna



"Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca, degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare.
A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco in compagnia di qualche straniero.
Chissa dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.
Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino
e se sei persa, in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna, per sentirti più vicina.
Un giorno, guidati da stelle sicure
ci ritroveremo in qualche ancgolo di mondo lontano,
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
o sui sentieri dove corrono le fate.
E prego qualche Dio dei viaggiatori
che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera
e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco seduto alla finestra."
--------------------------------------------

Buon Viaggio.


venerdì 27 giugno 2008

Erase and Rewind. (Esperimento)

Il signor P. era seduto in mezzo alla sua stanza fissando la superficie dei muri della sua stanza.
Il signor P., o almeno è quello che si ricordava essere il suo nome anche se il resto delle lettere li risultavano ancora un segreto visto che nessuno lo chiamava per nome, continuava a fare scorrere il suo sguardo lungo tutta l'area colorata.
Non riusciva a dare un nome a quel colore, ne a quell'oggetto che immediatamente contrastava con esso.
Ricomincio a dondolarsi, questo lo faceva sentire bene, e dipingeva sul suo volto un lieve sorriso.
Oramai ogni giorno sempre meno i suoi occhi potevano dare un identità a quello che lo circondava, nonostante i gesti più automatici, quelli comuni e stabili, ancora resistevano coraggiosamente nella sua mente in una guerra che oramai era già stata persa in anticipo, come quando c'erano le esplosioni.
Quanto erano belle quelle esplosioni se le vogliamo prendere come eventi distaccati.
Il Signor P. si alzo' dalla sedia.
Il signor P. nonostante i suoi demoni, era felice in quel piccolo spazio, dove tutto era semplice, e di nuovo provo' a camminare in tondo per osservare, ma le parole non si rialzavano dalla terra della sua psiche, come quei corpi esanimi, tutte quelle persone, le macerie ed il più totale silenzio, e le pelli di porcellana, la neve di cenere, quante statue perfette a modo loro.

La sua piccola passeggiata di pochi metri ripetuti si fermo' perché ogni volta che lo sconforto si impossessava di lui, ogni volta che l'impotenza lo divorava, lui trovava il suo appiglio, il rifornimento finale delle sua abitudini, la base madre che ancora non era caduta sotto le grinfie di quei demoni.
Vi aveva attaccato un foglietto per non scordare mai il nome, anche se sgualcito, era rimasto uno dei pochi biglietti a restare incollato, senza volare via perdendo la sua posizione, la scritta era netta a pennarello nero: Pianoforte.

Tutto ciò che lo circondava perdeva l'importanza che lui cercava incessantemente di dargli.

Il Signor P. si sedette e socchiuse per un attimo gli occhi, il silenzio intorno a lui veniva interrotto solamente dai precisi battiti delle sentinelle cittadine biomeccaniche, s.c.b., una sigla che in quel momento non aveva più importanza, più nessuna importanza.
Finalmente le sue mani si appoggiarono sui tasti, non si ricordava da quanto tempo non suonava ovviamente, ma sapeva che inconsciamente le mani sarebbero andate da sole, e li avrebbero regalato una di quelle poche cose che ancora riusciva a provare.

La prima nota spezzo' il silenzio e il signor P. quasi si sorprese, perché il lieve sorriso oramai si era allargato, e come un bambino, il signor P. si ricordava ancora vagamente di essere stato un bambino, inizio' ad emettere un infantile ed emozionata risata. Quella canzone era semplicemente perfetta, e come un incantesimo di cui non si conoscono i segreti arcani, prendeva vita riempiendo tutta la stanza asettica e vuota, che diventava un unico piccolo contenitore delle meraviglie del Signor P.
Quei tasti familiari, quella gioia e malinconia, quel volto.
Cercare il suo nome era evidentemente una delle sfide più grandi del conflitto interno del Signor P. ma anche se non vinceva quella battaglia, accettava di buon grado di poterla rinvitare tra le macerie della sua mente e danzare sorvolando ogni lama di dolore o gli incubi neri delle paludi sottostanti.
La sua voce carica di emozione e gutturale accompagnava il valzer come un solido animale, e i piedi iniziarono a seguire il ritmo del pezzo battendo forte a terra.


Il Signor P. oramai era troppo felice per poter pensare alle macerie, alle esplosioni, a quelle luci cosi belle che li avevano illuminato il volto, lui in questo momento stava ballando con la donna più bella che i 9 continenti avessero mai visto.

Era giunto il momento del gran finale, l'ultima strofa, la più maestosa le mani ballavano cosi come le sue fantasie ed i morti viventi dei suoi ricordi.

Il ballo stava arrivando alla fine, ma lei non sorrideva, lei la più meravigliosa, lei la più desiderata, aveva smesso di ballare e guardava il signor P. spalancando gli occhi.

Ma non era cosi che doveva andare.
La sua voce smise di emettere quei suoni gravi e felici.
Perché quel colore colava dalla sua testa?
Perché Lei aveva aperto la bocca e toccava i suoi capelli cosi soffici?
Il signor P. non capiva voleva ballare, saltare, urlare con la gioia di vivere e ricordare che aveva dentro di se.

E poi avvenne.
Il rumore del suo respiro.
Le note non si susseguivano più.
Gli occhi fissi al suolo.
Un lungo potente e disumano urlo usci fuori dalla sua bocca, le mani iniziarono a battere forte sulla sua testa, perse il controllo del suo corpo e cadde a terra.
Il Signor P. nelle sue convulsioni finalmente aveva ricordato un unica cosa.
Il Signor P. aveva rivisto quando loro erano arrivati, e tutti quei meravigliosi colori e le pelli di porcellana ed i pianti e le urla ed infine, come gran finale nella composizione dei suoi pensieri, il potente silenzio scandito dalle sentinelle cittadine biomeccaniche.
Il Signor P. aveva smesso di urlare e si rialzo'.

Il Signor P. si sedette sulla sua sedia, in mezzo alla stanza e si chiese di che colore fosse la superficie dei muri della sua stanza, ma non riusciva proprio a ricordarsi come si chiamava quel colore.



martedì 17 giugno 2008

Patologie

Meno male che c'è sempre la voce di Manuel, mentre passeggio nello scenario della musica italiana.
Mi fate ridere, perche siete soltanto dei pulcini,
anzi, camminando su quello che non c'è,
io vi scatarro su...
Buona visione, e buon piovoso inizio estate.



"

E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli
non sai
non sai
che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
se in giro d routin
verso il vuoto con classe
è tutto ciò ke avrai
perchè quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirti vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai
vedrai se il mio amore è una patologia saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo sò
lo sò che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora"

Afterhours - ci sono molti modi

venerdì 6 giugno 2008

Macchina Fotografica

Bene, senza nessun senso logico, ho deciso di scrivere stasera qualcosa in questo spazio che ho aperto su questo mare aperto.
Paradossale da pensare ma è difficile respirare quando l'aria viene sparata troppo forte in faccia.
Le lancette tagliano e scandiscono, la luce ed il buio cambiano l'umore.
Le abitudini sgocciolano lentamente facendoci scivolare sulle giornate.
Le persone vicine ti regalano sorrisi, ti regalano pensieri o indifferenza.
Un foglio bianco con solo qualche annotazione, l'intestazione e un nome.
Niente pagine.
Le fotografie uccidono il tempo, con le fotografie il tempo non esiste, è stato divorato.
Quelle espressioni resteranno perfettamente li.
Qualsiasi esse siano.

Bene, quindi sul foglio c'è sparsa qualche fotografia.
Possono mutare le emozioni in una foto?
I ricordi sono delle fotografie nella nostra testa, ma lei non riesce a trattenere tutto.
Avete mai pensato a dove potrebbero essere tutte le persone che avete incontrato, anche per poco, nella vostra vita?
Quali storie potrebbero raccontare.

La strada.
Devo andare piu veloce, non penso di poter scappare dal tempo, ne di divorarlo ma forse, un posto dove il tempo sia diverso.
Scandito diversamente.
Quanti cumuli di pensieri mi stanno viaggiando accanto incastonati nel metallo.
Cambiare marcia.
Ora è discesa e tutto sarà piu veloce, meno nitido, piu facile da dimenticare, piu difficile da ricordare.
Aumentando tutto si fa meno nitido, una foto scattata veloce avrà sempre meno dettagli.
Pioggia.
La scossa ti smuove da cio che eri e ti muta in qualcosa di diverso, non hai il tempo di vederne o capirne i dettagli, ma qualcosa è scattato, e tu non sei piu come prima.
Due foto diverse.
Il volante.
Non puo essere cosi, te ne dovrai accertare, convincerti.
Vola il quaderno, volano le foto.
Pedale.
E' veloce, con tutto il tempo e contemporaneamente senza.
E' netto.
E' lo schianto.

CLIC

sabato 31 maggio 2008

Back to the Primitive



Forse abbiamo sbagliato tutto...



Tranquilli, abbiamo la tecnologia adeguata ad eliminarli con lentezza e dolore.
e non solo loro...

a presto e tanta allegria.

lunedì 26 maggio 2008

Change in the House of File

Ok,
Questo blog va e viene e non è mai costante,
ma purtroppo il tempo è quello che è, ed ogni minuto ormai diventa sabbia di una clessidra preziosa.
Forse il momento migliore per capire le cose è il cambiamento, in qualsiasi forma esso sia, e la cosa paradossale è ogni volta trovare un equilibrio perfetto che non si trova mai, nel momento in cui cambiamo una situazione, ci mancano elementi passati, ma apprezziamo anche quelli nuovi... e lo stesso facciamo odiando le cose vecchie e nuove.
Svegliarsi la mattina, viaggiare, prendere la strada, lavorare, e la mente tra il sonno, gli sguardi alle macchine ed osservare il cielo, balla lentamente, come un tango ubriaco sulla solita domanda, cosa vuol dire "sentirsi realizzati"?
Vuol dire avere un equilibrio temporale senza avere il tempo di fermarsi un attimo, una frenesia ordinata che ad ogni passo ci porta dei piccoli risultati?
Vuol dire vivere quei momenti in cui sorridi e ti senti felice, in sintonia con chi pensa similmente a te e ride con te, apprezzandoli ancor di piu', data la loro rarità?
Vuol dire amare, vuol dire guadagnare, vuol dire crollare sul letto e non avere insonnia?
Anche questa volta non ho resistito a riempirmi di domande, con l'allegria suicida di nessuna risposta, meglio sorridere.
Tanto possono continuare all'infinito come le strisce che mi portano su quella strada ogni mattina, e che mi hanno fatto vedere le cose in maniera diversa.
Sempre e comunque, nel bene e nel male, a cambiarmi e a farmi crescere saranno le persone che incontro, con alcune di striscio (anche se avrei voluto di piu), altre un impatto totale, con o senza schegge, altre che ti raccolgono da terra a forza di cazzotti, altre che ti regalano altri punti di vista,
altri che ti donano immutabili doni che non se ne vanno, modi di dire, musica, film, comportamenti, gesti, ricordi.
Con questo non voglia essere assolutamente melodrammatico, per carità, da leggersi con un sorriso, il fatto è che semplicemente quando si ha meno tempo si degustano in maniera piu pura determinati momenti, e si finisce per avere meno schifezze dentro, meno buio, perche non hai tempo di sprecare quel tempo per perderti.
Vuoi soltanto Ridere.
E chi capisce allora, capirà perche sorrido
anche mentre ascolto un pezzo del genere...
:-)

e arrivederci....


domenica 11 maggio 2008

Speranza.

Nessun commento.
Vi chiedo solo di vederlo, di ascoltarlo, ma soprattutto di sentirlo, e se potete di emozionarvi.


lunedì 5 maggio 2008

Engager Vous...

Due pagine di un tomo vecchio e pregiato,
le lascio qui, prima di crollare e abbandonarmi al sonno,
con le melodie degli archi che ancora accolgono i pensieri come cuscini comodi,
una preghiera al buio,
ed una verità piu che cristallina...


1
L'ombra della Luce


Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai...
Non mi abbandonare mai!
Perché le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi anditi del cuore
sono solo l'ombra della luce.
Ricordami, come sono infelice,
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perché la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce.

2
Povera Patria


Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.



Franco Battiato

mercoledì 23 aprile 2008

Zombie experimentation

Il sonno della ragione puo creare dei mostri,
ma effettivamente anche testare a caso per iniziare a capire i filtri di photshop, anche.
Da ascoltare ovviamente con un pezzo anni 80 su zombie, sangue, morte e distruzione, Zombie Attack!
Buona continuazione a tutti e che il sole della primavera riscaldi le vostre putride membra,
pubblicità!
.

giovedì 17 aprile 2008

Etereo

Lamb - Feela



Cammino.
la melodia che esce dalle cuffie diventa piu di un semplice susseguirsi di vibrazioni al mio timpano.
Come una potente bomba, cancella il suono tutto intorno.
vedo solo i miei passi uno dopo l'altro sull'asfalto di una città.
il tempo rallenta, gli occhi si alzano.
le nuvole si spostano per un attimo e il caldo del sole si schianta sul viso e la mia faccia cambia temperatura e colore.
Mi rendo conto che sto sorridendo e non so nemmeno il perche.
esistono di questi momenti. si sorride. e se ci pensa, non si sa nemmeno il perche.
forse perche prima mentre rimuginavo tra i miei pensieri sul treno, senza nessun motivo una bambina piccola africana mi si è piantata ostinata davanti e mi ha preso la mano, andandosene soddisfata solo nel momento in cui mi ha visto sorridergli.
mi è rimasto quel sorriso impresso per tutto il giorno.
e nonstante le nuvole ed i mille viaggi.
oggi sorrido.
questo momento è alieno,
e vedo il volto della gente per strada che cammina a testa bassa, senza nemmeno notare quel raggio di sole.
per la testa mi passano una sequenza di pensieri e di emozioni, e di ricordi di emozioni.
ma solo in quell esatto momento.

la canzone finisce,
le cuffie si staccano,
qualcosa finisce, si spezza,
i suoni della città che avevano tenuto il fiato respirano di nuovo.
il sole si ritira avendo compiuto una sua piccola opera.
sta arrivando la primavera.
freddo,caldo,vento,sorriso,melodia,occhi,luce,echi,plastica,asfalto,respiro,passi,freddo,rumore.
e ripartono i passi l uno dopo l altro.
un istante, ma mi ha cambiato la giornata.

Buona Primavera a tutti e buona partenza.
Il sole non puo che aumentare.
No?

venerdì 11 aprile 2008

Danza Macabra

Balliamo sui cadaveri di ogni paese, con la melodia della tensione sociale, con il ritmo dei kalshnikov e la gran cassa delle bombe, applaudiamo i sorrisi di chi prende le scelte, accoliti delle loro nuove divinità pagane.
ti uccido per la terra
ti uccido per i soldi
ti uccido per il mio dio
ti uccido per i miei interessi
ti uccido per vendetta

e continua il ritmo della canzone in cui noi tutti stiamo ballando, aspettando il silenzio dell'assolo,
quello graffiante, lungo e potente, che spazza via chilometri di nemici e spegne paesi, l'assolo che per due volte ha spezzato il grande concerto di mezzo secolo fa.
Quindi sorridiamo, mettiamoci il vestito migliore e continuiamo a ballare non perdete l'allegria, non perdete il ritmo ma sopratutto non perdetevi il momento in cui finirà il concerto.
Let's Dance!


Faithless - Mass Destruction


Mass Destruction (No Roots)

[CHORUS]
Whether long range weapon or suicide bomber
Wicked mind is a weapon of mass destruction
Whether you're Soaraway Sun or BBC 1
Misinformation is a weapon of mass destruct
You coulda Caucasian or a poor Asian
Racism is a weapon of mass destruction
Whether inflation or globalization
Fear is a weapon of mass destruction


My dad came into my room holding his hat
I knew he was leaving,
He sat on my bed told me some facts.
Son, I have the duty, calling on me
You and your sister be brave my little soldier
And don't forget all I told ya
Your the mister of the house now remember this
And when you wake up in the morning give ya momma a kiss
Then I had to say goodbye
In the morning woke momma with a kiss on each eyelid,
Even though I'm only a kid
Certain things can't be hid
Momma grabbed me
Held me like I was made of gold
But left her inner stories untold
I said, momma it will be alright
When daddy comes home, tonight

[CHORUS]
Whether Halliburton, Enron or anyone
Greed is a weapon of mass destruction

Inaction is a weapon of mass destruction (x3)


The skin under my chin is exploding again.
I'm getting stress from some other children
I'm holding it in.
We taking sides like a politician
And if i get friction we get to fighting.
I'll defend my dad he's the best of all men
and whatever he's doing he's doing the right thing.
It's frightening, but it makes me mad,
Why do all of these people seem to hate my dad?
And if that ain't enough now i get these spots.
I go to sleep every night with my stomache in knots
And what's more, i can hear momma next door
Explore the radio for reports of war.
And all we ever seem to do is hide the tears.
Seems like daddy been gone for years.
But he was right, now i'm geared up for the fight
and he would be proud of me.

[CHORUS]
Whether Halliburton, Enron or anyone
Greed is a weapon of mass destruction

We need to find the courage
Inaction is a weapon of mass destruction (x3)


My story stops here, lets be clear.
This scenario is happening everywhere.
And you ain't going to nirvana or far-vana,
you're coming right back here to live out your karma.
With even more drama than previously, seriously.
Just how many centuries have we been
waiting for someone else to make us free?
And we refuse to see
that people overseas suffer just like we:
Bad leadership and ego's unfettered and free
Who feed on the people they're supposed to lead
I don't need good people to pray and wait
For the lord to make it all straight.
There's only now, do it right.
'Cos I don't want your daddy, leaving home tonight

[CHORUS]
Whether Halliburton or Enron or anyone
Greed is a weapon of mass destruction

Inaction is a weapon of mass destruction (x3)

martedì 8 aprile 2008

Esperimento - Violenza Ignorante




Svegliati

sono la vocina del tuo cervello:

quella che ti fa osservare le persone per strada
e chiederti se in fondo è uguale
è uguale se qualcosa cambia o resta invariato?
forza dai calci e pugni agli oggetti
soffocati con un cuscino
inserisci le sostanze estranee al tuo corpo
e la prospettiva sul tuo mondo cambia lente
migliaia di corpi nudi e sporchi ammassatti tra loro
neuroni in un crash test
accellera la velocità senza arrivare al finale
si muove comunque piu in fretta e senza suoni
lame arrugginite che staccano arti a quel che resta di un manichino
vestro, asfalto, ferro, cemento
ora non si senti piu l'odore della pioggia

Sono sempre io tranquillo
non sono andato via
solo che ora non ho piu nulla da dirti
chiudi quella porta
e non ti fidare di quello che ti dicono gli altri
sono con te
io ci sono
sempre.





(Aphex Twin - Come to Daddy)

venerdì 4 aprile 2008

Joy Disorder

lunedì 31 marzo 2008

Dream On

Veloce, lanciato come una freccia,
una dedica, un appello,
a tutti coloro che non vogliono smettere di sognare,
e nonostante tutto, nonostante a volte faccia male, e schegge di specchi rotti, specchi di realtà li si conficcano nella carne lacerandola, continuano a correre con un sorriso di sfida,
fregandosene della stanchezza di correre o delle ferite, ma vedendo solo l'arrivo, la fine, lo scopo, il sogno che non va mai dimenticato.
A tutti coloro che non vogliono mai mollare e tra alti e bassi, reggono i colpi e vanno avanti, io lancio questa bottiglia nel cyber oceano, e spero che lo leggano i naufraghi che ne hanno bisogno.
un abbraccio.



"Every time I look in the mirror
All these lines on my face getting clearer
The past is gone
It went by, like dusk to dawn
Isn't that the way
Everybody's got their dues in life to pay

Yeah, I know nobody knows
where it comes and where it goes
I know it's everybody's sin
You got to lose to know how to win

Half my life's
in books' written pages
Lived and learned from fools and
from sages
You know it's true
All the feelings come back to you

Sing it with me, sing for the year
Sing for the laughter, sing for the tear
Sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good lord will take you away

Yeah, sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away

Dream On Dream On Dream On
Dream until your dream comes true
Dream On Dream On Dream On
Dream until your dream comes through
Dream On Dream On Dream On
Dream On Dream On
Dream On Dream On, AHHHHHHH

Sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away
Sing it with me, sing for the year
sing for the laughter, sing for the tear
Sing it with me, if it's just for today
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away...... "

Aereosmith - Dream On.

See you everybody.

mercoledì 19 marzo 2008

Killing little noises

Ed il Grunge ed il Noise regnano sovrani nelle atmosfere ricorrenti che ci aleggiano intorno,
odore di sigarette e resti di alcolici,
faccia mezza sveglia di chi si alza con il mal di testa quando invece è il sole che si addormenta,
e i piccoli demoni con la loro cantilena, gracchiano il loro perverso girotondo,
sbattere la testa contro il muro,
magari fa qualcosa.
Un chitarra straziata taglia il silenzio come un lama, mentre una voce teatrale domina la bestia nera
che corre sul palco, nera, grossa, acida e strisciante...

Marlene Kuntz - Ape Regina



"Sono lontano...
lontano monti e mari, lontano da te.
Io, la fossa e le ossa: un mucchio penoso sui vecchi guai
seduto qua per chi mi vuole qua:
su cento guai.
Offendo la carta con sgorbi ritorti
E' un cuore!
Arrenditi, ...o ribellati

Non parlo più, non rispondo più
non l'ho fatto mai e mai lo farò.
Se c'è mistero accetta e rispetta
la non-novità
sono anni ormai, e tu lo sai

Posso fare fuori parti di voi con facilità
la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
che non ho avuto mai

Eri malata? Oh, Ape Regina Divina e Dorata
Perdono, Io, ti chiederei... ma non ci sei più!

E in queste stanze si urla e un tonfo scuce la pelle
glaciale un brivido sale dal basso scompaio
Non ci son più. Non ci sei più. Non ci son più.
Non ci sei più. Non ci sei più.

Posso fare fuori parti di voi con facilità
la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
che non ho avuto mai

Nasconderò con miele colante il vuoto che avanza
io, ora, nasconderò
dove vivevi tu.
Dove vivevi solo tu"



E questo è solo una lama che strazia carne e mente,
ma preferisco concludere con una piccola perla, un nuovo piccolo grande gruppo,
Loro hanno quel qualcosa...
A presto e buoni sogni a tutti.

Teatro Degli Orrori - La Canzone di Tom



"Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Questo non è uno scherzo,
Non è neanche una fantasia.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte.

Avrei voluto dirti tante cose...
forse la più importante non la ricordo più!
Avrei voluto averti amato...
ma è così tardi ora!
Parlami ancora Tom...
Parlami ancora...
Dimmi qualcosa.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Questo non è uno scherzo,
Non è neanche una fantasia.

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via... per sempre!
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte.

Avrei voluto dirti tante cose...
forse la più importante non la ricordo più.
Avrei voluto averti amato,
ma è così tardi ora!
Parlami ancora Tom...
Parlami ancora...
Dimmi qualcosa!

Ma non importa...
Non è per questo che ti chiamo...
Volevo dirti...
Volevo dirti "ti amo"!

Cantare una canzone, per non dimenticarti più!
Cantare una canzone, per averti sempre...
sempre con me!

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via!
Uno di questi giorni
la farò finita pure io!

Hai sentito di Tom?
Tom che se n'è andato via! Per sempre
Come ci illudi, Tom,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte."

giovedì 6 marzo 2008

Parentesi Stondata

Ok, e da un po che non mi faccio sentire,
ma è un periodo che mi ritrovo ad avere miriadi di pensieri e riflessioni che mi attraversano il cervello come schegge esplose ed impazzite,
e mi ritrovo spesso ad avere una specie di tempio dove i pensieri si accumulano in un nodo astratto, che dopo pochi secondi si disintegra e scompare come polvere e cenere di qualcosa bruciato troppo in fretta, e ironicamente questo piccolo tempio è il semaforo.
Vi è mai capitato, avvolti dall'aria calda (prendo come esempio il periodo autunno-invernale),
magari con il pezzo giusto, non troppo veloce magari melodico,
lo sguardo si fa fisso sulla luce rossa, come una falena tenta di immergersi in una luce artificiale,
e scatta quella specie di trans mistica,
dove come vagoni di un treno che non si ferma ad una stazione, i salti mentali si fanno veloci e forse senza nemmeno una logica ben definita, se non quella della vostra unica mente.
Quando la luce si fa all'improvviso verde, e come se una scossa elettrica cardiaca ci risvegliasse da questa parentesi mistica, e abbandoniamo il dio rosso a cui abbiamo donato i nostri pensieri, rimpianzandoli con un desderio immediato e istintivo di partire e abbandonare la staticità di quel momento,
la priorità diventa la prima marcia da ingranare, e proprio nel momento in cui lo facciamo, quel momento scompare e ritorniamo sulla strada, cambia la velocità, finisce il rallenti.

Come sempre non posso non mettere una colonna sonora alle mie parole,
e vi dono un pezzo che forse ha in se racchiusa questa essenza mistica urbana, questa sensazione di esserci e di non esserci, una preghiera tribale al dio rosso artificiale.

Ci si vede, e buona vita.


TOOL - DISPOSITION


venerdì 22 febbraio 2008

Reincarnazione Meccanica

Alice in Chains - Down in a Hole



"Bury me softly in this womb
I give this part of me for you
Sand rains down and here I sit
Holding rare flowers
In a tomb...in bloom

Down in a hole and I dont know if I can be saved
See my heart I decorate it like a grave
You dont understand who they
Thought I was supposed to be
Look at me now a man
Who wont let himself be

Down in a hole, feelin so small
Down in a hole, losin my soul
Id like to fly,
But my wings have been so denied

Down in a hole and theyve put all
The stones in their place
Ive eaten the sun so my tongue
Has been burned of the taste
I have been guilty
Of kicking myself in the teeth
I will speak no more
Of my feelings beneath

Down in a hole, feelin so small
Down in a hole, losin my soul
Id like to fly but my
Wings have been so denied

Bury me softly in this womb
Oh I want to be inside of you
I give this part of me for you
Oh I want to be inside of you
Sand rains down and here I sit
Holding rare flowers (oh I want to be inside of you)
In a tomb...in bloom
Oh I want to be inside...

Down in a hole, feelin so small
Down in a hole, losin my soul
Down in a hole, feelin so small
Down in a hole, outta control
Id like to fly but my
Wings have been so denied"

C'è chi suona una batteria,
c'è chi corre fino a non sentire piu i muscoli,
c'è chi scrive pagine e pagine,
c'è chi lavora fino allo stremo,
c'è chi si altera per spingere il mondo reale,
c'è chi si compiange,
c'è chi si chiude in se,
c'è chi lo mostra,
c'è chi non lo mostra.

Accendete una sigaretta se fumate,
assumete lo sguardo fisso di chi si è perso nei propri pensieri
e viaggiate in qualcosa o qualcuno.
Buon viaggio e allacciatevi le cinture,
le uscite sono li, li e li.


Scherzavo, niente uscite.

See ya.

venerdì 8 febbraio 2008

Notturno

Serata rifelssiva, davanti a dei film, alcuni con piu senso, altri con meno.
La ricezione delle immagini è passiva, ed è solamente un rumore di fondo dei pensieri che scorrono uno dopo l'altro nella testa, come una serie di diapositive che inevitabilmente perdono i loro confini, mischiandosi l'una con l'altra come vibrazioni di un unico suono.
Si possono tranquillamente definire seghe mentali, una maniera semplice per ritardare i pensieri ad un altro momento, oppure semplicemente evitarli.
Ma vi capita mai di fermarvi un attimo? non parlo di tristezza o di apatia o di paranoie,
ma il semplice rallentare ed osservare dall'esterno cio che siete ora, quello che vi passa per la testa, le emozioni, i sorrisi, la tristezza e tutto quello che ci passa attraverso.
In attesa di poter vedere dove finisce questo percorso, camminare, correre, girarsi, fermarsi, riguardare indietro ripartire, alzando la testa o tenendola bassa.
Da soli, accompagnati, cadendo e rialzandosi.
Questi pensieri probabilmente domani saranno gia scomparsi, sciogliendosi nella corsa, dove lo starter è la prima sveglia che ti informa che devi prendere un treno e non fermarti, e che la sera è tempo di distendersi, ridere, parlare
e forse che la stessa corsa è la risposta alle domande che ci poniamo quando ci fermiamo...

Basta pensieri, vi regalo un emozione, questo video ogni volta mi lascia qualcosa dentro difficile da definire, ma come molti dei loro video, a mio parere dei veri gioielli.
Buona visione e buon ascolto.

Sigur Ros - Svefn g englar


sabato 2 febbraio 2008

LöL

Grazie ai link del prode Fede, ho riscoperto un comico che non ricordavo piu, che avevo intravisto qualche volta in passato, e solamente ora mi sono ricordato quanto mi piaccia, ve ne lascio un estratto perche davvero riesce a strappare sorrisi, consigliata un minimo di cultura musicale italiana,
buona visione e buone risate.

Stefano Nosei

giovedì 31 gennaio 2008

Future Loop

Ok, periodo monotematico sul future-pop, non si possono togliere dall i-pod i soliti gruppi da cantare a squarciagola in macchina, battendo il ritmo sul volante ed il cambio, ed improvvisando con un inglese da immigrato i pezzi dove non si ricordano i testi...
Ma c'è un pezzo che non passo mai, e solitamente me lo ascolto fino in fondo, perche la melodia ed il testo evocano un atmosfera completamente a se stante, quasi senza tempo, disperata ma al contempo veramente toccante, un uomo che fa il riassunto della sua vita, mentre il mezzo su cui volava sta precipitando, ed ha a disposizione una sola chiamata, una manciata di secondi per lasciare un ultima disperata traccia registrata di se stesso, una ultima scintilla della sua presenza, con un finale amaro e teatrale.
Buon ascolto.



Assemblage 23 - 30Kft.
-
Hello, if you're there, pick up the phone
I'm calling from thirty thousand feet above you
Captain's just informed us that our plane is going down
So I'm calling one last time to say I love you

I'm not certain how much time I may have left, so I'll be brief
Sorry if this message only amplifies your grief
But I couldn't bear the burden, never having said goodbye
And the pain you feel, I promise you, will go away with time

I'm sorry I won't be there to see our children grow
Please tell them that I loved her more than they will ever know
Tell my family and friends how much I loved them all as well
I'm sure that we will meet again, but only time will tell

I'm sorry most of all I won't be there when you grow old
To be there by your side and keep you warm when you are cold
Forgive me, but I think our time is drawing to a close
So I've one last thing to tell you now before I have to go

I-
*screeching*

martedì 29 gennaio 2008

Candele nel buio

Giusto per riprendere per un attimo brevemente la discussione sulla politica, e sul circo meraviglioso a cui si sta assistendo in questi giorni, voglio dare spazio ad una persona esemplare. Una persona che in un periodo mediatico e politico cosi buio e sporco, riesce con un eleganza, una grande professionalità e precisione, ed una spiccata ironia, a fare chiarezza su molti personaggi che costellano il parlamento e non solo, perseguendo come una fede, sempre e comunque la verità giornalistica.
Persone che compiono a pieno il lavoro del giornalista come lui, in italia sono eccezioni alla regola.
E non fatevi pregiudizi, non pensiate che sia fazioso, dico solo che è alunno di Montanelli, altra voce critica pura e limpida.
Una scoperta meravigliosa, una voce da seguire, e niente piu costumi, o gusti di gelati qui...
Nomi e Fatti.
Buona visione e buona lettura.

Un filmato qui tratto dal V-Day:



E per chi ne vuole sapere di piu:


Wiki:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Travaglio


Sito Personale: www.marcotravaglio.it/


A Presto.

domenica 27 gennaio 2008

Per non dimenticare

Oggi giornata della memoria, di razzismo in giro ce n'è ancora, quanto ne volete.
Tanto è colpa loro giusto? sono loro che rubano, che rovinano i nostri bei paesi tranquilli?
Stiamo attenti alle generalizzazioni, stiamo attenti ad odiare cosi facilmente, ad addossare le colpe.
Semplicemente cerchiamo di ricordare sempre quello che è succeso pochissimo tempo fa, dove milioni di persone, hanno ricevuto l'inferno della discriminazione, dell'odio, del dito puntato contro, ed infine del genocidio sistematico senza una ragione, se non per mostrare al mondo dove puo arrivare la follia organizzata dell'uomo.
Non dimentichiamo mai.

venerdì 25 gennaio 2008

Notturno

Per gli insonni, o per chi semplicemente vuole un momento notturno, con la sigaretta accesa, e perche no, qualcosa da bere, ed un silenzio che solo quando gli altri dormono puoi sentire intorno a te, lascio questa perla di Jhon Coltrane, "My one and only love".
Sax e Voce accompagnano un momento del genere alla perfezione, cullano e si intrecciano senza difetti, con leggerezza ed un lieve sorriso, che sia di gioia, o di amarezza.
Un buona ascolto a tutti, e a questo punto buonanotte.



See you space cowboys...

50 anni

Si parla tanto di politica ora con la caduta del governo, una scarica elettrica su di un cadavere.
Il mio pessimismo sulla situazione attuale non puo che restare saldo e stabile.
Certe cose per ora non cambiano, quando piccoli o grandi gruppi cercano solamente il proprio interesse e benestare, non restano che briciole alle persone che cercano di tirare avanti ogni giorno, ma magari il telegiornale ci delizierà con qualche nuova ricetta, o quale costume da portare per le prossime vacanze...
Il gioco dell'equilbrio è spietato ma oggettivo, a voi di farvi un parere, o usciamo da questa mentalità mafiosa o continueremo a ballare su di un cadavere di menefreghismo.



E per riassumere, una canzona estrema, che parlava di dieci anni fa, ma incredibilmente con la grande capacità di mutare della politica italiana, è attuale tutt'oggi. Buon ascolto.



"Ho quarant'anni e qualche acciacco, troppe guerre sulle spalle,
troppo schifo per poter dimenticare
ho vissuto il terrorismo, stragi rosse e stragi nere,
aeroplani esplosi in volo e le bombe sopra i treni
Ho visto gladiatori sorridere in diretta
i pestaggi dei nazisti e della nuova destra
ho visto bombe di stato scoppiare nelle piazze
e anarchici distratti cadere giù dalle finestre

E ho un armadio pieno d'oro, di tangenti e di mazzette,
di armi e munizioni, di scheletri e di schifezze
ho una casa piena d'odio, di correnti e di fazioni,
di politici corrotti, i miei amici son
pancioni e puttanieri, faccendieri e tragattini
sono gobbi e son mafiosi massoni piduisti e celerini

Ho quarant'anni spesi male fra tangenti e corruzioni
ho comprato ministri, faccendieri e giornalisti
ho venduto il mio di dietro ad un amico americano
e adesso cerco un'anima anche di seconda mano

Ma ho un armadio pieno d'oro di tangenti e di mazzette
di armi e munizioni di scheletri e di schifezze
ho una casa piena d'odio, di correnti e di fazioni
di politici corrotti, i miei amici son
pancioni e puttanieri, faccendieri e tragattini
sono gobbi e son mafiosi massoni piduisti e celerini.

Ho quarant'anni ed un passato non troppo edificante
ho massacrato Borsellino e tutti gli altri
ho protetto trafficanti e figli di puttana
e ho comprato voti a colpi di lupara
Ma ho scoperto l'altro giorno, guardandomi allo specchio,
di essere ridotta ad uno straccio,
questo male irreversibile che mi ha tutta divorata
è un male da garofano e da scudo crociato

Ma ho un armadio pieno d'oro di tangenti e di mazzette
di armi e munizioni di scheletri e di schifezze
ho una casa piena d'odio, di correnti e di fazioni
di politici corrotti, i miei amici son
pancioni e puttanieri, faccendieri e tragattini
sono gobbi e son mafiosi massoni piduisti e celerini"


Vedremo come va a finire, basta applaudire no?

ci vediamo.

martedì 22 gennaio 2008

L'inizio

Questo è il mio primo post su questo cyber-diario, ho appena finito di creare l'immagine, con una lieve soddisfazione faccio partire una canzone dei Lamb, e penso a quale peso puo avere un primo messaggio, come un primo passo, una prima trasmissione, le prime lettere che rimangono su questo spazio.
Avrei potuto mettere citazioni di qualche autore sull'inizio e sulla fine delle cose,ma sarebbe stato inanzitutto un po pesante e forse anche un po pretenzioso, anche se con un sorriso.
Come sempre mi viene piu facile farmi ispirare da un testo e da una canzone, e visto che qui qualcosa parte e inizia a vivere, come un oroboro voglio partire da una fine che non esiste, e come se fosse una fenice partire dalla cenere, quindi nel paradosso voglio sacrificare il mio primo messaggio alla fine, con una melodia ed un testo che riassumono vite, pensieri, emozioni in un ode alla Fine.
Buona visione ed ascolto a tutti,
e benvenuti sul mio blog.



This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
I'll never look into your eyes...again

Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need...of some...stranger's hand
In a...desperate land

Lost in a Roman...wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah

There's danger on the edge of town
Ride the King's highway, baby
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway west, baby

Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake...he's old, and his skin is cold

The west is the best
The west is the best
Get here, and we'll do the rest

The blue bus is callin' us
The blue bus is callin' us
Driver, where you taken' us

The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he
He walked on down the hall, and
And he came to a door...and he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
Mother...I want to...fuck you

C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
Doin' a blue rock
On a blue bus
Doin' a blue rock
C'mon, yeah

Kill, kill, kill, kill, kill, kill

This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

It hurts to set you free
But you'll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die

This is the end